CAPITOLO III.
Paragone fra le facoltà mentali dell’uomo e quelle dei sottostanti animali.
Senso morale - Proposizione fondamentale - Qualità degli animali sociali - Origine della socievolezza - Lotta fra istinti opposti - L’uomo animale sociale - Gli istinti sociali più tenaci vincono quelli meno persistenti - Virtù sociali unicamente apprezzate dai selvaggi - Virtù particolari acquistate in un ulteriore periodo di sviluppo - Importanza del giudizio dei membri della stessa comunità sulla condotta - Trasmissione delle tendenze morali - Riassunto.
CAPITOLO IV.
Del modo di sviluppo dell’uomoda qualche forma inferiore.
Variabilità del corpo e della mente nell’uomo - Eredità - Cause della variabilità - Leggi di variazione uguali nell’uomo come negli animali sottostanti - Azione diretta delle condizioni della vita - Effetti del maggiore esercizio o del difetto di esercizio delle parti - Arresto di sviluppo -Reversione o regresso - Variazione correlativa - Proporzione dell’accrescimento - Freno all’accrescimento - Scelta naturale - L’uomo, l’animale più dominatore del mondo - Importanza della sua struttura corporea - Cagioni che hanno prodotto il suo portamento eretto - Mutamenti di struttura che ne sono derivati -Diminuzione nella mole dei denti canini - Forma e mole del cranio accresciuta ed alterata - Nudità -Mancanza di coda - Condizione inerme dell’uomo.
CAPITOLO V.
Dello sviluppo delle facoltà intellettuali e morali durante i tempi primitivied i tempi inciviliti.
Progresso delle potenze intellettuali mercè la scelta naturale - Importanza della imitazione - Facoltà sociali e morali - Loro sviluppo entro la cerchia della stessa tribù - Scelta naturale come operante sulle nazioni incivilite - Prova che le nazioni incivilite erano un tempo barbare.
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Origine Scelta Scelta
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