Voglio citare un altro e pił complicato esempio intorno agli effetti dell'elezione naturale. Alcune piante secernono una sostanza zuccherina, e pare ciņ avvenga per eliminare dal succo dei principii nocivi. La secrezione viene effettuata a mezzo di ghiandole situate alla base delle stipule in alcune leguminose, e sul rovescio delle foglie nell'alloro comune. Quella sostanza, benchč sia molto scarsa, č ricercata avidamente dagl'insetti. Ora supponiamo che una piccola quantitą di succo o di nčttare sia uscita dalle basi dei petali di un fiore. In tal caso gl'insetti che ronzano in cerca di questo nčttare rimarranno coperti di polline e lo trasporteranno certamente da un fiore sullo stimma di un altro. Ne verrą che due individui distinti si troveranno incrociati, e noi abbiamo buone ragioni di credere (come proveremo pienamente in altro luogo) che dall'incrociamento nasceranno pianticelle molto vigorose, le quali avranno per conseguenza una maggiore probabilitą di riprodursi e sopravvivere. Alcune di queste piante avranno certamente ereditato la facoltą di secernere il nčttare. Quei fiori che avranno le ghiandole del nčttare pił sviluppate, e che produrranno maggior copia di nčttare, saranno visitate pił spesso dagli insetti, e quindi anche pił spesso rimarranno incrociate, acquistando alla fine la superioritą. Quindi quei fiori che avranno i loro stami e pistilli collocati, rispetto alla grandezza e alle abitudini degl'insetti che li visitano, in tal guisa da favorire in qualche modo il trasporto del loro polline da un fiore all'altro, saranno similmente preferiti o prescelti.
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