GEOLOGICHE
Sulla mancanza delle forme intermedie fra le varietà attuali - Sulla natura delle varietà intermedie estinte; sul loro numero - Sulla enorme durata dei periodi geologici, dedotta dalle deposizioni e dai denudamenti - Lunghezza del tempo trascorso calcolata per anni - Della scarsezza delle nostre collezioni paleontologiche - Dei denudamenti delle aree granitiche - Della intermittenza delle formazioni geologiche - Denudamento delle superfici granitiche - Dell'assenza delle varietà intermedie in ogni formazione - Della improvvisa comparsa di gruppi di specie - Della subitanea loro comparsa anche nei più antichi strati fossiliferi che si conoscano - Età della terra abitabile.
Nel sesto capitolo enumerai le principali obbiezioni che potevano giustamente opporsi ai principii sostenuti in questo libro. La maggior parte di quelle obbiezioni fu da me discussa. Una di esse, cioè la distinzione delle forme specifiche, senza che si trovino insieme confuse da innumerevoli legami transitorii, è veramente una difficoltà molto ovvia. Io addussi le ragioni per cui questi legami non possono comunemente rinvenirsi nell'epoca presente, sotto circostanze in apparenza più favorevoli alla loro presenza, vale a dire in una superficie estesa e continua, con condizioni fisiche graduali. Mi studiai di provare che la vita di ogni specie dipende in principal modo dalla presenza di altre forme organiche già definite, anzichè dal clima; e perciò quelle condizioni di vita che realmente influiscono, come il calore e l'umidità, non variano in modo insensibile.
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