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      Vi sono parecchie ragioni per ritenere che gli organismi, che si considerano come elevati nella scala naturale, variano più sollecitamente di quelli che sono più bassi: benchè questa regola soffra delle eccezioni. Come fu osservato dal Pictet, il complesso degli organici cambiamenti non corrisponde esattamente colla successione delle nostre formazioni geologiche; cosicchè, fra due formazioni consecutive qualsiasi, le forme di vita sono di rado cambiate rigorosamente al medesimo grado. Tuttavia, se noi paragoniamo fra loro le formazioni che hanno i rapporti più stretti, si troverà che tutte le specie furono soggette ad alcune modificazioni. Quando una specie è scomparsa una volta dalla superficie della terra, non abbiamo alcun fondamento per credere che la stessa identica forma possa mai ripetersi. L'eccezione apparente più forte contro questa ultima regola consiste nelle così dette colonie del Barrande, le quali invadono per un dato periodo una formazione più antica, e quindi permettono alla fauna preesistente di ricomparire; ma la spiegazione di Lyell mi sembra soddisfacente, vale a dire, che questo è il caso di una temporanea migrazione da una distinta provincia geografica in un'altra.
      Ognuno di questi fatti concorda perfettamente colla mia teoria. Io, infatti, non credo in una legge fissa di sviluppo, che obblighi tutti gli abitanti di una regione a trasformarsi subitaneamente e simultaneamente ad un grado uniforme. Il processo di modificazione deve essere sommamente lento.


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Sulla origine delle specie per elezione naturale
ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
di Charles Darwin
Edizione Barion
1933 pagine 769

   





Pictet Barrande Lyell