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      A ponente delle coste di America si estende la vasta superficie di un oceano aperto, senza un'isola che possa servire di stazione agli emigranti; al di là abbiamo delle barriere di un'altra fatta e, non appena oltrepassato questo mare, noi incontriamo nelle isole orientali del Pacifico un'altra fauna totalmente distinta. Per modo che noi vediamo qui tre faune marine distribuite dal nord al sud in linee parallele, non lontane l'una dall'altra, e in climi corrispondenti; ma, essendo separate da barriere insuperabili di terra o di mare aperto, esse sono affatto distinte. Procedendo poi più verso ponente, oltre le isole orientali delle parti tropicali del Pacifico, non incontriamo barriere insuperabili ed invece troviamo innumerevoli isole come luoghi di fermata, o coste continue, finchè giungiamo alle coste d'Africa dopo di avere traversato un emisfero; e in questo vasto spazio noi vediamo delle faune marine non bene definite nè distinte. Benchè sì pochi animali marini siano comuni alle tre faune prossime, ora nominate, dell'America orientale ed occidentale e delle isole del Pacifico orientale, pure molti pesci si estendono dal mare Pacifico fino al mare delle Indie, e molti molluschi sono comuni alle isole orientali del Pacifico ed alle coste orientali dell'Africa, sotto meridiani quasi esattamente opposti.
      Un terzo fatto grande, che in parte si comprende nei riflessi precedenti, è l'affinità delle produzioni del medesimo continente o di uno stesso mare, quantunque le specie siano distinte nei loro vari punti e nelle loro varie stazioni.


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Sulla origine delle specie per elezione naturale
ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
di Charles Darwin
Edizione Barion
1933 pagine 769

   





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