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      Le specie molto estese, ricche di individui, che gią trionfarono contro molti competitori nelle vaste regioni da esse occupate, avranno quindi una probabilitą maggiore di prendere nuovi posti, quando si diffondessero in nuovi paesi. Nel nuovo loro soggiorno saranno esposte a condizioni nuove, e frequentemente andranno soggette ad ulteriori modificazioni e perfezionamenti; per tal modo diverranno sempre pił vittoriose e produrranno nuovi gruppi di discendenti modificati. Con questo principio della ereditabilitą delle modificazioni, č facile intendere perchč alcune sezioni di generi, come pure dei generi interi, ed anche delle famiglie, siano confinate nelle stesse aree, come si osserva comunemente.
      Io non credo che esista una legge di sviluppo necessario, come notai nell'ultimo capo. Siccome la variabilitą di ogni specie č una facoltą indipendente, e contribuirą colla elezione naturale al miglioramento dell'individuo sol quando sia vantaggiosa all'individuo stesso nella sua lotta complessa per l'esistenza, cosģ il grado di modificazione nelle specie differenti non sarą uniforme. Se, per esempio, un certo numero di specie, che sono in concorrenza diretta con tutte le altre, emigrasse in corpo in una nuova regione la quale in seguito divenisse isolata, esse non sarebbero soggette a modificazioni che in piccolo grado; perchč nč la migrazione, nč l'isolamento in sč possono recare alcuna conseguenza. Questi principii influiscono solamente nel mettere gli organismi in nuove relazioni scambievoli e, in grado assai minore, per le loro relazioni colle condizioni fisiche della regione.


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Sulla origine delle specie per elezione naturale
ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
di Charles Darwin
Edizione Barion
1933 pagine 769