Questo fatto mi pare molto acconcio a provare con quale metodo siano talvolta formate le nostre classificazioni.
Praticamente i naturalisti non si preoccupano del valore fisiologico dei caratteri che intendono impiegare per definire un gruppo o per assegnare un posto a qualche specie particolare. Se essi trovano un carattere quasi uniforme e comune ad un gran numero di forme e non comune alle altre, gli attribuiscono molta importanza; se invece non sia comune che a un numero minore di forme, lo giudicano di un valore secondario. Questo principio fu apertamente dichiarato come il solo da seguirsi; e niuno lo espose con più chiarezza dell'illustre botanico Aug. St-Hilaire. Se certi caratteri si trovano sempre in relazione con altri, quantunque non possa scoprirsi una connessione palese fra essi, si ritengono di un valore speciale. Così trovandosi in quasi tutti i gruppi di animali certi organi importanti quasi uniformi, come quelli che servono alla circolazione o alla respirazione o alla riproduzione, si considerano molto utili per la classificazione; ma in altri gruppi di animali tutti questi organi, della massima importanza vitale, offrono soltanto dei caratteri di un valore secondario. Fritz Müller ha osservato recentemente che entro lo stesso gruppo di crostacei la Cypridina è fornita di un cuore, mentre manca in due generi affini, Cypris e Cytherea; una specie di Cypridina possiede branchie, le quali mancano in altre specie.
È facile riconoscere che i caratteri desunti dall'embrione debbono presentare un'importanza uguale a quelli che si desumono dall'adulto, perchè le nostre classificazioni, naturalmente, comprendono tutte le età delle specie.
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Aug Müller Cypridina Cypris Cytherea Cypridina
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