Pagina (677/769)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Perchè il parente comune di un'intera famiglia di specie, ora spezzata per la estinzione in gruppi e sotto-gruppi, avrà trasmesso alcuni de' suoi caratteri, modificati in vari modi e in diversi gradi a tutti; e le varie specie saranno per conseguenza collegate l'una coll'altra per mezzo di linee tortuose di affinità, linee di varia lunghezza (come può vedersi nel diagramma sì di sovente da noi citato), le quali risalgono passando per mezzo ai molti predecessori. Come riesce difficile dimostrare la parentela esistente fra la numerosa progenie di un'antica e nobile famiglia, anche coll'aiuto di un albero genealogico, ed è quasi impossibile farlo senza questa scorta: ne possiamo dedurre l'immensa difficoltà che i naturalisti incontrano, nel descrivere, senza l'aiuto di un diagramma, le varie affinità che essi riscontrano fra i molti membri viventi ed estinti di una stessa grande classe naturale.
      Abbiamo veduto nel capo quarto che l'estinzione ebbe una parte importante nel definire ed estendere gli intervalli fra i diversi gruppi d'ogni classe. Così noi possiamo spiegare la separazione esistente fra certe classi, per esempio, quella che si osserva fra gli uccelli e tutti gli altri animali vertebrati, - colla ipotesi che si sono perdute interamente molte antiche forme di vita, le quali servivano anticamente a collegare i primi progenitori degli uccelli con quelli delle altre classi dei vertebrati. Sembra che l'estinzione sia stata meno completa fra le forme di vita che rannodavano una volta i pesci coi batraci; e sarà stata anche più ristretta in certe altre classi, come in quella dei crostacei, perchè le forme più diverse vi sono ancora legate insieme da una catena di affinità lunga, sebbene discontinua.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Sulla origine delle specie per elezione naturale
ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
di Charles Darwin
Edizione Barion
1933 pagine 769