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      Ora nell'intera grande classe dei malacostracei, a cui questi crostacei appartengono, non si conosce alcuna specie che dapprima apparisca colla forma di Nauplius, sebbene molti si presentino in quella di Zoea. Nondimeno il Müller sostiene con argomenti che tutti i crostacei comparirebbero sotto forma di Nauplii, se non avvenisse alcuna soppressione nello sviluppo.
      Come possiamo noi spiegare tutti questi fatti dell'embrologia? cioè - la differenza molto generale, ma non universale, fra la struttura dell'embrione e quella dell'adulto; - il fatto che alcune parti dell'embrione medesimo individuale divengono infine dissimili e servono per uno scopo diverso, mentre nel primo periodo dello sviluppo erano consimili; - la scambievole rassomiglianza degli embrioni delle differenti specie e di una medesima classe, rassomiglianza che si trova in generale, ma non sempre; - la struttura dell'embrione, la quale non è in relazione stretta colle sue condizioni d'esistenza, quando se ne eccettui qualche periodo della vita, in cui esso diviene attivo e provvede al proprio sostentamento; - quei casi in cui l'embrione presenta una organizzazione più elevata dell'animale adulto nel quale si trasforma. Io credo che tutti questi fatti possano spiegarsi, partendo dal principio della discendenza modificata.
      Comunemente si pensa che le piccole variazioni necessariamente si producono nelle prime fasi dell'embrione, forse perchè le mostruosità si manifestano nell'embrione in questo periodo primitivo. Ma questo fatto non è abbastanza fondato; al contrario abbiamo delle prove maggiori nel senso opposto: mentre sappiamo che gli allevatori dei bovini, dei cavalli e di parecchi animali di lusso, non possono stabilire positivamente, se non qualche tempo dopo la nascita, quali saranno i pregi o la forma definitiva di un animale.


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Sulla origine delle specie per elezione naturale
ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
di Charles Darwin
Edizione Barion
1933 pagine 769

   





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