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      In seguito ai molti gradi piccoli e consecutivi delle variazioni, sopraggiunte in un'età più avanzata, ed ereditate in un'età corrispondente, gl'individui giovani delle nuove specie del nostro genere supposto, tenderanno manifestamente a rassomigliarsi l'uno all'altro assai più strettamente degli adulti, come appunto abbiamo verificato nel caso dei colombi. Noi possiamo estendere l'idea ad intere famiglie od anche alle intere classi. Le estremità, per esempio, che fanno l'ufficio di gambe nella specie-madre, possono essersi trasformate, per un lungo processo di modificazioni, in uno dei discendenti, in modo da agire come mani, in un altro come natatoie, in un altro come ali; e partendo dai due principii menzionati, - cioè, che ogni modificazione successiva si manifesta in una età inoltrata, e che si eredita in una età avanzata corrispondente, - le estremità anteriori negli embrioni dei diversi discendenti della specie-madre dovranno essere molto rassomiglianti, perchè non ancora modificate. E perciò in ciascuna delle nostre specie nuove le estremità anteriori dell'embrione differiranno grandemente da quelle dell'animale adulto; perchè in quest'ultimo le estremità furono soggette a molte modificazioni in un periodo avanzato della vita e furono conseguentemente cambiate in mani, in natatoie o in ali. Qualunque sia l'influenza che l'esercizio lungamente continuato o l'uso da una parte e il non-uso dall'altra possono avere nel modificare un organo, questa influenza si risentirà principalmente dall'animale maturo, il quale acquistò tutte le sue forze attive e deve provvedere alla propria esistenza; e gli effetti così prodotti saranno ereditati nell'età matura corrispondente.


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Sulla origine delle specie per elezione naturale
ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
di Charles Darwin
Edizione Barion
1933 pagine 769