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      Questo è un lato della questione. Dall'altro canto, noi sappiamo che le specie, le quali per lungo tempo siano state esposte a condizioni pressochè uniformi, ed in captività vengano sottoposte a condizioni nuove e notevolmente cambiate, o periscono, oppure, se restano in vita, si fanno sterili, benchè altrimenti siano perfettamente sane. Ciò non avviene, oppure avviene in grado leggero, nei nostri prodotti domestici, i quali lungamente sono stati esposti a condizioni fluttuanti. Se quindi gli ibridi, i quali derivano dall'incrociamento di due specie diverse, sono scarsi di numero, perchè muoiono subito dopo la concezione od in età assai precoce, e perchè, anche vivendo, sono più o meno sterili, la ragione assai probabile è questa, che essi, essendo il prodotto di due organizzazioni diverse confuse insieme, furono assoggettati ad un grande cambiamento nelle condizioni di vita. Chi sapesse spiegare in modo preciso perchè, ad esempio, un elefante od una volpe nella loro patria non si riproducano allo stato di captività, mentre il maiale ed il cane generano riccamente nelle più diverse condizioni, quello saprà dare una risposta precisa anche alla domanda, perchè due distinte specie nel loro incrociamento ed i loro discendenti ibridi siano più o meno colpiti dalla sterilità, mentre due varietà domestiche nel loro incrociamento ed i loro figli meticci sono perfettamente fecondi.
      Passando alla distribuzione geografica, le difficoltà che si incontrano nella teoria della discendenza modificata sono abbastanza serie.


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Sulla origine delle specie per elezione naturale
ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
di Charles Darwin
Edizione Barion
1933 pagine 769