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      Tutti gli individui della stessa specie e, tutte le specie del medesimo genere e perfino i gruppi più elevati debbono derivare da parenti comuni; e perciò per quanto distanti ed isolate siano le parti del mondo in cui si trovano attualmente, essi debbono essere passati, nel corso delle generazioni successive, da un qualche luogo a tutti gli altri. Spesso siamo affatto incapaci di congetturare come questo passaggio possa essere avvenuto. Tuttavia abbiamo dei motivi di credere che qualche specie conservasse la medesima forma specifica per lunghi periodi, per epoche enormemente lunghe, se misurate cogli anni, e quindi non dobbiamo dare troppa importanza alla vasta diffusione occasionale di una medesima specie; perchè nei periodi molto lunghi vi sarà sempre stata una maggiore probabilità per le grandi migrazioni, con mezzi d'ogni sorta. Una estensione discontinua ed interrotta può spiegarsi frequentemente coll'estinzione delle specie nelle regioni intermedie. Non si potrà negare che noi siamo tuttora molto ignoranti quanto alla portata dei diversi cambiamenti climatologici e geografici che si fecero sulla terra nei periodi moderni; questi cambiamenti avranno facilmente agevolato le migrazioni. Ho voluto darne un esempio, procurando di dimostrare quanto sia stata efficace la influenza del periodo glaciale sulla distribuzione delle medesime specie e delle specie rappresentative in tutto il mondo. Ma ci sono ancora affatto ignoti i molti mezzi occasionali di trasporto. Riguardo poi alle specie distinte che abitano in regioni molto distanti ed isolate, siccome il processo di modificazione fu necessariamente assai lento, tutti i mezzi di migrazione saranno stati possibili, durante un periodo di tempo molto lungo; per conseguenza la difficoltà della vasta diffusione delle specie di uno stesso genere viene alquanto diminuita.


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Sulla origine delle specie per elezione naturale
ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
di Charles Darwin
Edizione Barion
1933 pagine 769