Nella teoria dell'elezione naturale si suppone che sia esistito un numero interminabile di forme intermedie, le quali collegavano insieme tutte le specie di ogni gruppo, per mezzo di gradazioni tanto minute quanto le nostre varietà attuali. Ora potrebbe domandarsi: perchè non troviamo queste forme transitorie intorno a noi? Perchè tutti gli esseri organizzati non sono commisti fra loro in un caos inestricabile? Quanto alle forme esistenti, ricorderemo che non abbiamo alcuna ragione per sperare (eccettuati alcuni casi rari) di scoprire i legami che direttamente le connettono, ma soltanto quelli che le congiungevano a qualche forma estinta o soppiantata. Anche in un'area molto estesa, che rimase continua per un lungo periodo, e nella quale il clima e le altre condizioni di vita variano insensibilmente, quando si passa da un distretto occupato da una data specie in un altro distretto abitato da una specie strettamente affine, non possiamo ragionevolmente aspettarci di trovare spesso delle varietà intermedie nella zona intermedia. Perchè abbiamo qualche fondamento di credere che soltanto poche specie di un genere siano quelle soggette a cambiamenti; mentre le altre specie si estinguono interamente e non lasciano altre progenie modificata. Di quelle specie che si trasformano, poche si cambiano contemporaneamente nello stesso paese; e tutte le modificazioni si effettuano lentamente. Ho anche dimostrato che le varietà intermedie, dapprima esistenti probabilmente nelle zone intermedie, saranno state surrogate dalle forme affini da una parte e dall'altra; queste ultime, trovandosi in maggior numero, si saranno modificate e perfezionate generalmente, molto più presto delle varietà intermedie che erano più scarse; per modo che le varietà intermedie, a lungo andare, saranno state soppiantate ed esterminate.
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