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      I movimenti degli organi verso la luce, che sono tanto diffusi nel regno vegetale, e che si esercitano talvolta in senso opposto od obliquo a questo agente fisico, costituiscono altrettante forme modificate della circumnutazione, così bene come la direzione generalmente universale dei fusti, ecc. verso lo zenit e delle radici verso il centro della terra. Ammesse queste conclusioni, è rimossa una grande difficoltà, dal punto di vista dell'evoluzione, giacchè si poteva domandare, dove avessero preso origine tutti questi movimenti così diversi a scopi tanto differenti. Infatti, noi sappiamo che esiste sempre del movimento e che la sua ampiezza o la sua direzione, o l'una e l'altra, si modificano soltanto per il bene della pianta in relazione cogli stimoli interni od esterni.
      Oltre di discutere le diverse forme della circumnutazione, noi esamineremo altri soggetti. I due punti che hanno fissato di più la nostra attenzione sono primieramente questo fatto, che cioè in alcune piante giovani le estremità superiori soltanto sono sensibili alla luce e trasmettono l'influenza di questo agente alle parti inferiori, determinando la loro curvatura. Ne segue, che se la porzione superiore dell'asse è stata completamente protetta contro la luce, le parti sottogiacenti potranno restare esposte lungamente all'azione di questo eccitante senza mostrare il minimo indizio di curvatura, benchè questa potrebbe essere stata ottenuta assai prontamente se la parte superiore fosse stata eccitata dalla luce.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766