Dopo le 4,30 della sera (del 19) il cotiledone si elevò fino ad 1 ora del mattino (nella notte del 20), poscia cadde gradatamente fino alle 9,30 del mattino; le nostre osservazioni si arrestarono a questo punto. La somma dei movimenti era maggiore il 18 che il 19, o che nella mattina del 20.
Cucurbita aurantia. -- Si trovò un ipocotilo incurvato a poca distanza sotto la superficie del suolo; ed affine di impedire il suo brusco raddrizzamento, allorchè sarebbe liberato dalla pressione della terra circostante, legammo assieme le due branche dell'arco; il seme venne poscia coperto da un leggero strato di terra mobile ed umida. Un filo di vetro, munito all'estremità di una goccia di cera, venne fissato sulla branca basilare, i di cui movimenti furono osservati col solito metodo durante due giorni. Il primo giorno l'arco si mosse verso la branca basilare seguendo una linea spezzata. Il giorno seguente dopo che i cotiledoni pendenti erano apparsi al disopra della superficie del suolo, l'arco legato mutò la direzione del suo movimento 9 volte in 14 ore e 1/2. Egli descrisse una figura larga, circolare, estremamente irregolare, ritornando di notte press'a poco al medesimo punto che aveva abbandonato la mattina di buonora. La linea seguita formava degli zig-zag sì fortemente marcati che sembrava rappresentare cinque ellissi, i cui assi maggiori erano diretti in diverso senso. Quanto ai movimenti periodici dei cotiledoni, quelli di parecchie giovani pianticelle formavano insieme a 4 ore della sera un angolo di circa 60°, ed alle 10 di sera le loro parti inferiori erano verticali ed in contatto; le loro estremità tuttavia, come è di solito in questo genere, erano sempre ripiegate.
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