Dobbiamo concludere ch'essa camminava in ragione di circa 1/50 di pollice in 45 minuti. Possiamo eziandio concludere da queste osservazioni e dalle precedenti che le pianticelle di Phalaris uscendo da terra circumnutano quanto lo permette la pressione del suolo. Bisogna aggiungere che (come nel caso precedente citato a proposito dell'asparago) un piccolo spazio circolare fesso o screpolato era distintamente visibile intorno a molte pianticelle che erano penetrate attraverso alla sabbia argillosa, mantenuta uniformemente umida.
Zea mays (Gramineæ). -- Si fissò un filo di vetro obliquamente all'estremità di un cotiledone che sporgeva da terra pollici 0,2; ma al terzo mattino aveva raggiunto tre volte quest'altezza, in modo che la distanza della goccia di cera dal punto di riscontro posto al disotto era fortemente accresciuta, e di più la traccia (fig. 51) era in conseguenza molto più amplificata il primo giorno che il secondo. La parte superiore del cotiledone mutò cammino, di almeno un angolo retto, sei volte per giorno. La pianta era rischiarata dall'alto col mezzo di una debole luce. Era questa una precauzione necessaria, poichè il giorno precedente avevamo tracciato i movimenti di cotiledoni messi in una profonda cassa, la cui porzione superiore era debolmente rischiarata sopra una parte da una finestra lontana, orientata al N.-E., e ad ogni osservazione, da una candela collocata per un minuto o due dallo stesso lato; ne risultò che i cotiledoni si mossero tutto il giorno verso questa parte, quantunque il loro cammino presentasse delle curvature rimarchevoli, dal quale solo fatto avremmo potuto concludere che vi era circumnutazione.
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Phalaris Gramineæ Bisogna
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