Riuscimmo meglio a determinare la forza esercitata da queste radichette in direzione trasversale. Due furono disposte in modo da penetrare in buche strette praticate in piccoli pezzi di legno, di cui l'una era tagliata sul modello esattamente rappresentato dalla fig. 55. L'estremità corta del pezzo di legno, dietro la buca, era appositamente fessa, ma tale disposizione non era ripetuta all'estremità opposta. Siccome il legno era assai elastico, la fenditura si chiudeva tosto dopo che era stata praticata. Dopo sei giorni, la veccia ed il pezzo di legno furono ritirati dalla sabbia umida, e trovammo la radichetta fortemente ingrossata davanti e di dietro della buca. La fenditura, che all'origine era completamente chiusa, si trovava allora aperta sopra una larghezza di 4 mm., appena che la radichetta fu ritirata, essa si chiuse immediatamente di 2 mm. Il pezzo di legno venne quindi sospeso orizzontalmente con un filo finissimo traversante la buca prima riempiuta dalla radichetta, ed un piccolo piatto fu sospeso al disotto per ricevere i pesi. Furono necessari 8 libbre e 8 oncie per aprire la fenditura di 4 mm., larghezza che misurava prima che si avesse levata la radichetta. Ma la parte di quest'organo (di soli 0,1 pollici di lunghezza) che era imprigionata nella buca, esercitava pure probabilmente uno sforzo trasversale più considerevole di 8 libbre e 8 oncie, poichè essa aveva fesso il legno solido sopra una larghezza di un po' più di 1/4 di pollice (esattamente 0,275 pollici). Questa fenditura si può vedere nella figura 55. Un altro pezzo di legno trattato nello stesso modo diede esattamente il medesimo risultato.
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