Noi adottammo allora un metodo più preciso. Si praticarono dei buchi presso la stretta estremità di due pinzette di legno (fig. 56), mantenute chiuse da delle molle spirali di rame. Due radichette collocate nella sabbia umida furono poste a svilupparsi attraverso a questi buchi. Le pinzette giacevano sopra lamine di vetro, per diminuire lo sfregamento della sabbia. I buchi erano un poco più larghi (0,14 pollici) e molto più profondi (0,6 pollici) che nell'esperienza precedente; in questo modo, la pressione trasversale era esercitata da una maggior lunghezza di una radichetta più grossa. Esse furono ritirate 10 giorni dopo. Si misurò esattamente la distanza fra due punti (vedi la figura) alle estremità più lunghe delle branche, poi le radichette vennero ritirate dai buchi, ed in seguito le pinzette si richiusero naturalmente. Si sospesero allora queste orizzontalmente come si aveva fatto coi pezzi di legno, e si trovò che in una pinzetta era necessario un peso di 1,500 grammi (ossia 3 libbre e 4 oncie) per aprirla della stessa quantità della quale la aveva divaricata l'accrescimento trasversale della radichetta. Appena che questa radichetta ebbe leggermente aperta la pinzetta, prese, aumentando di volume, una forma appiattita, e uscì alquanto dall'altra parte del buco; il suo diametro in una direzione era di mm. 4,2 e nella direzione perpendicolare di mm. 3,5. Se tale schiacciamento ed uscita si fossero potuti evitare, la radichetta avrebbe probabilmente esercitato una pressione superiore a 1,500 gr.
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