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      Noi li trovammo ben sviluppati, ed agivano assai bene, nella Trichosanthes anguina, dove non avevamo punto speranza di riscontrarli, poichè i cotiledoni sono piuttosto grossi e carnosi. Non esistono molti esempi di una struttura meglio adatta di questa ad uno scopo speciale.
      Nella Mimosa pudica, la radichetta emerge da una piccola apertura posta sul bordo acuto del seme; ed alla sua sommità, al punto nel quale la radice è unita all'ipocotilo, si sviluppa assai per tempo una cresta trasversale, che agevola evidentemente la rottura degl'involucri seminali resistenti, ma che non è di alcuna utilità per farli cadere, poichè ciò è operato dal gonfiarsi dei cotiledoni non appena sono usciti da terra. Tuttavia, la cresta o lo sperone non agisce completamente nella stessa maniera come nella Cucurbita. La superficie inferiore ed i suoi orli si sono colorati in bruno in presenza del permanganato potassico, mentre che questo reattivo restava senza azione sulla faccia superiore. È un fatto rimarchevole che quando la cresta ha compiuto le sue funzioni ed è uscita dagli involucri seminali, si sviluppa in un collare tutt'attorno alla sommità della radichetta.(34)
      Nell'Abronia umbellata alla base dell'ipocotilo ispessito e nel punto dove quest'organo si unisce alla radichetta, si trova una sporgenza o sperone variabile nella sua forma; il suo schizzo è un po' troppo angoloso nella nostra figura 61. La radichetta esce in principio da un piccolo orifizio situato ad una estremità del frutto resistente, coriaceo ed alato.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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