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      Un germoglio molto giovane di Lathyrus nissolia aveva un movimento approssimativo di 0,14 pollici, quello di una quercia americana di 0,2, quello dell'avellana comune di 0,04 ed un germoglio abbastanza forte di asparago di 0,11 pollici.
      La quantità estrema del movimento nel cotiledone a forma di guaina di Phalaris canariensis era di 0,3 pollici, ma questo movimento non era molto rapido. In un caso l'estremità attraversò 5 divisioni del micrometro, ossia 1/100 di pollice, in 22 minuti e 5 secondi. Una piantina di Nolana prostrata percorse la medesima distanza in 10 m. 38 sec. Delle pianticelle di cavolo circumnutarono assai più rapidamente, poichè l'estremità di un cotiledone traversò 1/100 di pollice sul micrometro in 3 m. 20 sec.; questo rapido movimento, accompagnato da incessanti oscillazioni, a vederlo sotto al microscopio, era sorprendente.
      La mancanza di luce, almeno per un giorno, non turba affatto la circumnutazione degli ipocotili, epicotili o giovani germogli nelle diverse pianticelle dicotiledoni che abbiamo osservate, e nemmeno quella dei giovani germogli di certe monocotiledoni. La circumnutazione era, in realtà, più evidente all'oscuro che in piena luce, poichè se questa era in qualche modo laterale, il fusto si volgeva verso di essa descrivendo delle linee a zig-zag più o meno pronunciate.
      Finalmente, gli ipocotili di molte piantine sono attirati nell'inverno verso la terra, od anche entro ad essa, in modo che scompariscono. Tale fenomeno rimarchevole, che serve evidentemente alla loro protezione, è stato diffusamente descritto da De Vries.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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