2 a 21/2 di lunghezza, i loro picciuoli non mostrano alcuna zona definita di piccole cellule sprovvedute di clorofilla e differenti dalle inferiori nella forma esterna. Tuttavia, le cellule, al punto dove più tardi si svilupperà un pulvino, sono più piccole (esse hanno una lunghezza media di mm. 0,015) di quelle situate nella parte inferiore dello stesso picciuolo, che discendendo divengono gradatamente più grandi, misurando le maggiori mm. 0,03 di lunghezza. In quest'età, poco avanzata, le cellule del lembo misurano circa mm. 0,027 di lunghezza.
Noi vediamo da ciò che il pulvino è formato dalle cellule della parte superiore estrema del picciuolo, che si allungano per un tempo assai breve, e si arrestano poi nel loro accrescimento, nello stesso tempo che esse perdono i loro grani di clorofilla; mentre le cellule della parte inferiore del picciuolo continuano per molto tempo ad allungarsi, e quelle dell'epidermide divengono più coniche. Il fatto singolare, che i cotiledoni di questa pianta non dormono dapprima, è dunque dovuto a ciò, che il pulvino, in un'età poco avanzata, non è ancora sviluppato.
Noi impariamo da questi due casi di Lotus e di Oxalis, che lo sviluppo di un pulvino proviene dal fatto che l'accrescimento delle cellule in una parte stretta e definita del picciuolo è quasi arrestato ad un'età precoce. Nel Lotus jacobæus le cellule aumentano in principio un poco in lunghezza; nell'Oxalis corniculata esse diminuiscono alquanto in seguito a scissione. Una quantità di queste piccole cellule formanti un cuscinetto può dunque, dalle specie differenti di un medesimo genere naturale, essere agevolmente acquistata o perduta, e noi sappiamo che nelle pianticelle di Trifolium, di Lotus e di Oxalis, certe specie possiedono un cuscinetto ben sviluppato, mentre altre non ne hanno alcuno, o l'hanno soltanto allo stato rudimentale.
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Lotus Oxalis Lotus Oxalis Trifolium Lotus Oxalis
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