Queste osservazioni erano fatte prima che sapessimo con quale straordinaria rapidità i cotiledoni circumnutino, e sono quindi soggette ad un errore. Tuttavia è assai poco probabile che i cotiledoni negli 8 casi che abbiamo descritto si fossero elevati al momento dell'eccitazione. I cotiledoni di Oxalis Valdiviana e rosea vennero soffregati e non manifestarono alcuna sensibilità.
Riassumendo, sembra esistere una certa relazione fra l'abitudine propria ai cotiledoni di elevarsi verticalmente alla notte o di dormire, e la loro sensibilità al contatto, soprattutto nei loro cuscinetti; infatti, tutte le piante che citammo, dormono. D'altra parte, vi sono molte piante i cui cotiledoni dormono senza possedere la minima sensibilità. Siccome i cotiledoni di molte specie di Cassia sono facilmente impressionati sia da una leggiera diminuzione di luce, sia dal contatto, pensiamo che queste due sorta di sensibilità possano essere in connessione, ma non in modo necessario, poichè i cotiledoni di Oxalis sensitiva non si elevarono dopo di essere stati tenuti, in un caso un'ora e mezza ed in un altro circa quattro ore, imprigionati in un gabinetto oscuro. Altri cotiledoni, come quelli di Githago segetum, sono assai impressionati da una debole luce, ma non hanno alcun movimento allorchè sono graffiati da uno spillo. Sembra assai probabile che esista, nella stessa pianta, una certa relazione fra la sensibilità dei cotiledoni e quella delle foglie, poiché la Smithia e l'Oxalis che abbiamo descritto, hanno ricevuto il nome di sensitiva in causa della sensibilità delle loro foglie; e quantunque le foglie di diverse specie di Cassia non sieno sensibili al contatto, esse prendono però in parte la loro posizione notturna, quando un ramo sia scosso od inaffiato dall'acqua.
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Oxalis Valdiviana Cassia Oxalis Githago Smithia Oxalis Cassia
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