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      In altri casi le veccie furono girate, mentre le loro radichette crescevano così che discendevano quasi verticalmente alla propria faccia superiore, larga e quasi piatta. Quando la delicata piloriza toccava dapprincipio una superficie direttamente opposta al suo cammino, essa si appiattiva un poco trasversalmente; ma tale appiattimento diveniva ben presto obliquo e scompariva del tutto in poche ore. L'estremità si dirigeva allora perpendicolarmente o quasi al suo cammino primitivo. La radichetta sembrava, in questo caso, scivolare verso la sua nuova direzione sulla superficie che le era opposta, premendo sopra di essa con debolissima forza. Dobbiamo lasciare indeterminata la misura nella quale tali cambiamenti nella direzione primitiva sieno facilitati dalla circumnutazione della radichetta. Sopra delle lamine di vetro più o meno inclinate si fissarono dei sottili pezzi di legno perpendicolarmente alle radichette che scivolavano su queste lamine. Delle linee rette erano state tracciate lungo la parte terminale in via di accrescimento di alcune di queste radichette, prima ch'esse toccassero i pezzi di legno; queste linee si curvarono sensibilmente in due ore, dopo che la punta era venuta al contatto degli ostacoli. In una radichetta di cui l'accrescimento era abbastanza debole, la piloriza dopo di aver incontrato un pezzo di legno scabro posto perpendicolarmente alla sua direzione, si appiattì in principio alcun poco trasversalmente: dopo un intervallo di 2 ore 30 m., l'appiattimento divenne obliquo; dopo tre altre ore, era totalmente scomparso, e l'estremità era allora diretta perpendicolarmente alla sua corsa primitiva.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766