Si fecero così in complesso da 5 a 6 dozzine di esperienze. In questo numero considerevole di casi, constatammo sopra una radichetta soltanto, un'incurvatura moderatamente distinta, allontanantesi dalla perpendicolare e dall'oggetto attaccato. In cinque altri casi, ebbe luogo un'incurvatura assai leggiera e dubbiosa. Sorpresi di questo risultato, concludemmo che doveva essere stato commesso qualche errore inesplicabile nelle sei prime esperienze. Ma prima di abbandonare in modo definitivo questo soggetto, ci risolvemmo di fare una nuova prova, giacchè pensammo che la sensibilità è facilmente turbata dalle condizioni esterne, e che le radichette, che crescono naturalmente al principio della primavera, non sono esposte ad una temperatura vicina ai 70°F. Facemmo dunque sviluppare le radichette di 12 fave ad una temperatura fra 55° a 60°F. In ciascuno di questi casi, il risultato (compreso nelle esperienze che abbiamo descritte) si fu che la radichetta nel corso di alcune poche ore era deflessa dall'oggetto attaccato. Tutte le esperienze che abbiamo riferite qui sopra ed alcune altre di cui parleremo quanto prima, vennero fatte in una stanza alla temperatura sopra indicata. Risulta dunque da questi fatti che una temperatura di 70°F., od un poco al disopra, distrugge la sensibilità delle radichette, sia direttamente, sia indirettamente, in causa dell'aumento anormale dell'accrescimento; questo fatto curioso spiega probabilmente perchè Sachs, che disse espressamente che le sue fave erano conservate ad un'alta temperatura, non potè constatare la sensibilità dell'estremità radiculare.
| |
Sachs Facemmo
|