È ciò che mostravano diverse radici che, così trattate, si raddrizzavano dopo due o tre giorni: esse peraltro si erano in principio inclinate verso la parte toccata, Come l'avrebbero fatto se fossero state sottomesse ad una pressione leggiera e continuata. Questi casi meritano di essere notati, poichè allorquando un lato della punta veniva irritato dal caustico, la radichetta, come noi abbiamo visto, si curvava nel senso opposto, cioè a dire come per allontanarsi dalla parte toccata.
La radichetta del pisello comune è, in un punto situato un poco al disopra dell'estremità, alquanto più sensibile ad una pressione continua che quella della fava, e s'inclina verso la parte toccata.(51) Facemmo le nostre esperienze sopra una varietà (Yorkshire Hero) che è provveduta di una epidermide assai dura e molto increspata, troppo larga per i cotiledoni che racchiude, di guisa che su 30 piselli che facemmo ammollire per 24 ore e che ponemmo poi a germogliare sulla sabbia umida, le radichette di tre semi non poterono svincolarsi e si piegarono nell'involucro in modo singolare. Quattro altre radichette si curvarono bruscamente intorno ai bordi dell'involucro rotto, contro ai quali erano premute.
Tali anomalie non si produrrebbero probabilmente mai, od almeno assai raramente, nelle forme crescenti allo stato di natura e sottomesse all'influenza dell'elezione naturale. Una di queste quattro radichette, piegandosi indietro, venne in contatto collo spillo che fissava il pisello sul turacciolo; ed essa s'incurvò allora ad angolo retto intorno allo spillo in una direzione affatto differente da quella della prima curvatura dovuta al contatto dell'involucro rotto, portandoci così un bellissimo esempio della sensibilità, simile a quella dei viticci, che presenta la radichetta un poco al disopra del suo apice.
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Facemmo Yorkshire Hero
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