66), dopo 24 ore; nell'altro (B), essa si era nello stesso tempo curvata ad uncino, e la sua estremità si dirigeva verso lo zenit. I due pezzi di cartone qui adoperati avevano 0,07 poll. di lunghezza sopra 0,04 poll. di larghezza. Due altre radichette, che dopo 8 ore e 30 m. erano moderatamente deflesse, si raddrizzarono dopo 24 ore. Fu fatta un'altra esperienza nelle stesse condizioni sopra 15 radichette; ma in causa di circostanze che non è necessario di esporre, esse non furono esaminate che una volta e rapidamente, dopo il breve intervallò di 5 ore e 30 m. Troviamo nelle nostre note "quasi tutte sono leggermente deflesse dalla perpendicolare e dai cartoni; la deflessione raggiunse, in uno o due casi, un angolo quasi retto". Queste due serie di casi, soprattutto la prima, provano che l'estremità radicolare è sensibile ad un leggiero contatto, e che la parte superiore viene deflessa dall'oggetto che la tocca. Tuttavia, al 1o ed al 4 giugno furono esperimentate nella stessa maniera otto altre radichette, ad una temperatura di 58° a 60°F.; una soltanto era manifestamente deflessa dal cartone, quattro lo erano leggermente, due in modo dubbioso ed una non lo era affatto. L'ampiezza dell'incurvatura era piccola in modo inesplicabile; peraltro tutte le radichette erano deflesse dai cartoni.
Facemmo poscia delle esperienze intorno agli effetti di temperature assai diverse sulla sensibilità di queste radichette, col mezzo di quadrati di cartone fissati alle loro estremità, e dapprima sopra 13 piselli, la maggior parte dei quali portava delle radichette giovani ed assai corte; essi furono collocati in una scatola circondata di ghiaccio, nella quale in tre giorni la temperatura si elevò da 40° a 47°F. Quivi le radichette si svilupparono lentamente, ma 10, sopra 13, subirono, nel corso di tre giorni, una leggiera deflessione dai cartoni; le altre tre non risentirono alcun effetto.
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