Noi abbiamo ripetuto questa esperienza, piantando nella torba friabile delle fave private della loro estremità radiculare, ed abbiamo ottenuto il risultato descritto dal Sachs; abbiamo peraltro visto che sono generalmente due o tre di queste radici secondarie che si dirigono perpendicolarmente verso il basso. Abbiamo pure modificata l'esperienza schiacciando delle giovani radichette, un poco al disopra delle loro estremità, fra le branche di un pezzo di filo di ferro grosso ed avente la forma di un U. La parte schiacciata non tardava a farsi piatta e veniva in seguito impedita a crescere nella grossezza. Cinque radichette di cui erano state levate le estremità servirono di confronto. Se ne schiacciarono otto, ma di due, siccome furono strette troppo fortemente, le estremità perirono e caddero, due altre, strette troppo debolmente, non ne sentirono un effetto notevole, le quattro ultime erano state strette abbastanza perchè l'accrescimento della loro parte terminale fosse arrestato, ma non sembrarono altrimenti danneggiate. Allorchè levammo i fili di ferro in forma di U, dopo un intervallo di 15 giorni, trovammo che la parte situata al disotto del filo di ferro era assai sottile e fragile, mentre che la porzione superiore era ingrossata. In questi quattro casi, una o più delle radici secondarie, uscendo dalla parte ispessita, immediatamente al disopra del filo di ferro, erano cresciute perpendicolarmente in basso. Nel caso migliore, la radichetta primaria (la parte al disotto del filo di ferro misurava 11/2 poll.
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Sachs
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