L'incurvatura ha spesso luogo ad angolo retto, cioè a dire la parte terminale si drizza in alto fino che la sua estremità, che è soltanto poco curvata, si proietta quasi orizzontalmente. Qualche volta l'estremità, in causa dell'eccitazione continua, prodotta dalla costante presenza dell'oggetto attaccato, s'incurva fino a formare un uncino (la sua punta è allora diretta verso il cielo), od un'ansa, oppure una spira. Dopo un certo tempo, la radichetta s'abitua manifestamente all'eccitazione, come avviene nei viticci, giacchè essa incomincia a crescere in basso, quantunque il quadrato di cartone, o qualsiasi altro corpo straniero, non abbia cessato di essere attaccato alla di lei estremità.
È evidente che un piccolo oggetto fissato alla punta libera di una radichetta sospesa verticalmente nell'aria non possa opporre alcuna resistenza meccanica al di lei accrescimento totale, poichè quest'oggetto è tirato verso il basso, quando la radichetta si allunga, e verso l'alto, quando s'incurva. L'accrescimento stesso del-l'estremità non può essere impedito meccanicamente dalla presenza di un oggetto di piccole dimensioni fissato mediante l'acqua gommata, che rimane tutto il tempo perfettamente viscosa. Il peso dell'oggetto è affatto insignificante; esso dovrebbe del resto opporsi all'incurvatura verso l'alto. Laonde possiamo concludere che è l'eccitazione dovuta al contatto che determina il movimento. Questo contatto, per altro, deve essere prolungato, poichè, essendo state soffregate per breve tempo le estremità di 15 radichette, esse per tale trattamento non s'incurvarono punto.
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