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      I punti vennero generalmente rilevati sopra i vetri ad un'ora od un'ora e mezza d'intervallo, e si unirono poi con linee rette. Se essi fossero stati tracciati a degli intervalli di 2 o 3 minuti, le linee di unione sarebbero state curve, come avveniva quando le estremità radicolari delle pianticelle in circumnutazione erano disposte in guisa da tracciare il loro cammino sopra dei vetri anneriti. La forma dei diagrammi si accosta generalmente ad una serie di ellissi o di ovali più o meno regolari, i cui assi maggiori sono, in uno stesso giorno o nei giorni successivi, diretti verso i differenti punti dell'orizzonte. I fusti s'inclinano dunque presto o tardi verso tutti i punti cardinali; ma appena un fusto si è inclinato in una direzione qualunque, esso ha dapprima la tendenza di dirigersi generalmente verso un punto quasi, se non completamente, opposto. È ciò che determina la tendenza dei fusti a formare delle ellissi generalmente strette, ma meno allungate tuttavia di quelle descritte dagli stoloni e dalle foglie. D'altra parte, le figure prendono qualche volta una forma che si avvicina al circolo. Qualunque sia la figura generata, il cammino seguente è spesso interrotto da linee a zig-zag, da piccoli triangoli, da anse o da ellissi. Un fusto può descrivere un giorno una sola grande ellisse e tracciarne due il giorno successivo. La complessità, la velocità e la quantità del movimento differiscono molto in piante simili. Per es., i fusti di Iberis e di Azalea non descrivono che una sola grande ellisse in 24 ore; invece quelli di Deutzia formano quattro o cinque linee a zig-zag pronunciate o piccole ellissi, in 11 ore 1/2; quelli di Trifolium danno origine in 7 ore a tre figure triangolari o quadrangolari.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Iberis Azalea Deutzia Trifolium