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      Nel primo capitolo di questo volume noi abbiamo descritto le notevoli oscillazioni dell'ipocotilo circumnutante del cavolo. Le foglie di Dionæa presentano lo stesso fenomeno, che è assai mirabile qualora lo si osservi con un debole ingrandimento (obbiettivo di 2 pollici) e con un oculare micrometrico di cui ogni divisione (1/500 di poll.) appariva come uno spazio assai largo. La giovane foglia non ancora spiegata, i cui movimenti sono tracciati nella fig. 106, venne munita di un filo di vetro che fu fissato perpendicolarmente sopra di essa. Il movimento dell'estremità si osservò nella serra (temp. 29°-30°C.); la luce veniva dall'alto, e tutte le correnti d'aria erano accuratamente evitate. L'estremità alle volte attraversava una o due divisioni del micrometro con una velocità assai debole, quasi inapprezzabile, ma generalmente si muoveva in alto con rapidi salti e sbalzi di 2/1000 a 3/1000, ed in un caso di 4/1000 di poll. Dopo ogni balzo in alto, la pianta ritornava in basso con una velocità relativamente debole, e rifaceva così una parte della distanza già percorsa; quindi, poco appresso, faceva un nuovo balzo in alto. In un caso vedemmo 4 di questi salti assai distinti seguìti da una leggera ritirata, ed inoltre alcune oscillazioni più deboli nello spazio esatto di un minuto preciso. Per quanto potemmo giudicare le linee di ascensione e di discesa non coincidevano, e quindi ogni volta venivano descritte delle piccole ellissi. Alcune volte l'estremità rimase immobile per breve tempo.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Dionæa