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      La più notevole modificazione speciale di questo movimento che noi abbiamo osservata è offerta dai viticci di Echinocystis lobata; tali viticci sono di solito inclinati di circa 45° sull'orizzonte, ma si distendono e si raddrizzano verticalmente ad un momento della loro corsa circolare, cioè a dire allorchè raggiungono e sorpassano la sommità del ramo da cui sortono. Se essi non possedessero e non esercitassero questa singolare proprietà, batterebbero infallibilmente contro la sommità del ramo, e verrebbero così arrestati nel loro cammino. Quando uno di questi viticci a tre branche comincia a distendersi ed a raddrizzarsi verticalmente, il movimento di rivoluzione si fa molto più rapido; ed appena che il punto difficile è stato sorpassato, questo movimento coincidendo con l'azione del peso stesso del viticcio, lo fa ricadere nella sua posizione inclinata primitiva, e così rapidamente che si può vedere muovere la sua estremità come l'indice di un orologio gigantesco.
      Un gran numero di foglie, di foglioline ordinarie e di peduncoli fiorali sono muniti di pulvino; ma non si conosce ancora nessun viticcio provveduto di quest'organo. La causa di tale differenza si trova probabilmente in questo fatto che lo scopo principale del pulvino è di prolungare, dopo l'arresto dell'accrescimento, il movimento dell'organo che ne è provveduto; e siccome i viticci, come pure gli altri organi di fissazione, servono unicamente finchè la pianta aumenta in altezza, cioè a dire durante il suo accrescimento, così un pulvino destinato a prolungare i movimenti diventa completamente inutile.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Echinocystis