In questo stesso tempo, la parte basilare dell'uncino (e più tardi dell'ansa) s'incurvò debolmente in alto; quest'ultimo movimento deve attribuirsi necessariamente all'apogeotropismo, agendo in opposizione con l'iponastia. L'ansa fu così rovesciata, di guisa che la sua parte basilare doveva subire l'azione dell'iponastia (se essa agisce) e dell'apogeotropismo; essa s'incurvò allora così fortemente in alto, in 4 ore soltanto, che non si poteva quasi dubitare che le due forze non avessero agito assieme. Nello stesso tempo l'ansa si aperse e si convertì di nuovo in uncino, ciò che sembrava risultare dal movimento geotropico dell'estremità che agiva in opposizione coll'epinastia. Nel caso dell'Ampelopsis hederacea, il peso ha, per quanto possiamo giudicare, una parte più importante nella formazione dell'uncino.
Per determinare se i rami di A. tricuspidata, raddrizzandosi sotto l'azione combinata dell'epinastia e dell'apogeotropismo, si muovono seguendo una semplice linea retta o se essi circumnutano, fissammo dei fili di vetro sui vertici di quattro apici curvati ad uncino, lasciati nella loro posizione naturale, e rilevammo sopra un vetro verticale i movimenti di questi fili. I quattro diagrammi nei loro tratti generali si rassomigliavano e non ne daremo che uno (vedi fig. 122). Il filo in principio si elevò, ciò che mostra che l'uncino si raddrizzava; e descrisse allora delle linee a zig-zag camminando un poco verso la sinistra dalle 9,25 del mattino alle 9 di sera. A partire da quest'ora, del giorno 13, fino alle 10,40 del mattino del 14 l'uncino continuò a raddrizzarsi, poscia descrisse dei piccoli zig-zag, sopra una breve estensione verso la destra.
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Ampelopsis
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