Furono osservati per 6 settimane dopo il loro primo sviluppo, fino a che pervennero ad una grandezza considerevole (erano ancora freschi e verdi) cioè a dire ad una larghezza di 21/2 pollici. A quest'età si era formata una vera foglia che aveva raggiunto una lunghezza di 2 pollici, compreso il picciuolo. Nel corso di queste sei settimane i cotiledoni non discesero di notte; essi però invecchiando avevano assunto un peso considerevole, ed erano sostenuti da picciuoli assai allungati. Delle pianticelle nate da semi che ci erano stati spediti da Napoli si comportavano nella stessa maniera; e così quelle di una specie coltivata nell'Alabama e del cotone di Sea-Island. Non sappiamo a quale specie si riferivano queste tre ultime forme. Per il cotone di Napoli non potemmo impedire alla posizione notturna dei cotiledoni di subire l'influenza della maggiore o minore idratazione del suolo; prendemmo però le precauzioni necessarie perchè una umidità troppo grande non lo facesse appassire. Il peso dei grandi cotiledoni delle specie di Alabama e di Sea-Island li rese un poco pendenti in basso, appena i vasi, nei quali essi germogliavano, furono posti sossopra. Bisogna però osservare che queste tre specie erano state allevate a mezzo inverno, ciò che turba qualche volta considerevolmente i movimenti nictitropici delle foglie e dei cotiledoni.
Cucurbitaceæ. -- I cotiledoni di Cucurbita aurantia ed ovifera e di Lagenaria vulgaris formano dal 1o al 3o giorno di loro vita un angolo di circa 60° al disopra dell'orizzonte, e si elevano di notte fino a divenire verticali ed in contatto intimo l'uno con l'altro.
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