A 10 ore di sera un cotiledone formava un angolo di 77°, e l'altro un angolo di 82° sotto all'orizzonte. Prima di essere collocati sul clinostato, erano inclinati da 15° a 29° sotto l'orizzonte. La posizione notturna dipende principalmente dall'incurvatura del picciuolo presso al lembo, ma il picciuolo tutto intiero s'incurva leggermente in basso. È bene aggiungere che delle pianticelle di questa specie e della precedente avevano germogliato alla fine di febbraio, un altro gruppo a metà di marzo, e che in nessuno di questi due casi i cotiledoni avevano mostrato dei movimenti nictitropici.
Ipomæa bona-nox. -- I cotiledoni, dopo alcuni giorni, raggiungono una grandezza enorme; quelli di una pianticella misuravano 3 e 1/4 di poll. di larghezza. Essi erano a mezzodì distesi orizzontalmente, ed alle 10 di sera formavano sotto all'orizzonte un angolo di 63°. Cinque giorni dopo misuravano 41/2 poll. di larghezza, e venuta la notte, uno formava un angolo di 64° e l'altro un angolo di 48° sotto all'orizzonte. Quantunque i lembi fossero sottili, la loro grande dimensione e la lunghezza dei loro picciuoli ci fecero pensare, che la loro discesa notturna poteva essere determinata dalla gravità; ma, allorchè il vaso fu collocato orizzontalmente, s'incurvarono verso l'ipocotilo, movimento che non poteva punto essere determinato dalla gravità; essi in pari tempo giravano alcun poco sopra se stessi e verso l'alto, sotto l'influenza dell'apogeotropismo. Tuttavia, il peso dei cotiledoni esercita una tale influenza, che quando un'altra notte il vaso fu messo sossopra, essi si mostrarono incapaci di elevarsi e di prendere così la loro posizione notturna normale.
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