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      Quella notte (del 23 novembre) e le poche notti susseguenti i lembi passarono dalla posizione orizzontale alla verticale, e s'inclinarono allora verso l'interno descrivendo un angolo di circa 10°, così che avevano percorso un arco di 100°. A questo punto le loro estremità quasi si toccavano, mentre le loro basi erano un poco scostate. I due lembi formavano così un tetto fortemente inclinato sopra l'asse della pianticella. Il movimento è il medesimo di quello della fogliolina terminale delle foglie tripartite di molte specie di trifolio. Dopo un intervallo di 8 giorni (il 29 novembre) i lembi erano orizzontali nella giornata e verticali di notte; ma allora non s'inclinavano più verso l'interno. Continuarono a muoversi nella stessa maniera nei due mesi che seguirono, e durante questo tempo essi avevano fortemente aumentato di grandezza; i loro picciuoli misuravano non meno di 0,8 pollici di lunghezza, e nello stesso tempo si erano formate due vere foglie.
     
      Fig. 125. - Trifolium strictum: Posizione diurna e notturna dei due cotiledoni e della prima vera foglia. -- I. Pianticella vista obliquamente dall'alto, durante il giorno: Rc, cotiledone destro; Lc, cotiledone sinistro; F, prima vera foglia. - II. Pianticella un poco più giovane, vista di notte: Rc, cotiledone destro elevato, ma la di cui posizione non ha del resto cambiato; Lc, cotiledone sinistro elevato e torto lateralmente; F, prima foglia elevata e torta in guisa da guardare il cotiledone sinistro. - III. La medesima pianticella vista di notte dalla parte opposta.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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