In tutte le specie di Oxalis che abbiamo osservate, i cotiledoni sono provveduti di un pulvino; ma quest'organo s'è fatto più o meno rudimentale nell'O. Corniculata, e l'ampiezza del movimento di ascesa notturno dei suoi cotiledoni è maggiormente variabile; non è però mai tanto considerevole da poterlo chiamare sonno.
Non abbiamo osservato se i cotiledoni di Geranium rotundifolium sieno provveduti di un pulvino. Nelle Leguminose, tutti i cotiledoni che dormono, per quanto abbiamo potuto vedere, sono provveduti di quest'organo. Ma, nel Lotus Jacobæus, questi cuscinetti non sono affatto sviluppati durante i pochi primi giorni della vita della pianticella, ed i cotiledoni non possiedono allora un movimento di ascesa notturno ben distinto.
Nel Trifolium strictum i lembi dei cotiledoni si elevano di notte col mezzo del loro pulvino, mentre che il picciuolo del cotiledone descrive nel medesimo tempo un mezzo giro su se stesso, indipendentemente dal pulvino.
Come regola generale, i cotiledoni provveduti di pulvino continuano ad elevarsi od a discendere di notte per un periodo più lungo di quello che non facciano quelli sprovvisti di quest'organo. In quest'ultimo caso, il movimento dipende, senza dubbio, da un accrescimento alternativamente più forte sulla faccia superiore e sulla faccia inferiore del picciuolo o del lembo, o di queste due superficie contemporaneamente, cui precede probabilmente un aumento nella turgescenza delle cellule crescenti.
Tali movimenti non persistono che di solito per un periodo assai breve -- per esempio, per la Brassica e Githago 4 o 5 notti, per la Beta 2 o 3 notti, infine per il Raphanus una sola notte.
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