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      Le piante per dormire devono essere state sottomesse ad una temperatura conveniente.
      Erythrina crista-galli, in piena aria e fissata contro un muro, sembrava ricevere un calore sufficiente; perň, le foglioline non dormivano, mentre che quelle di un'altra pianta conservata nella serra erano tutte dirette, nel corso della notte, verticalmente in basso. In un giardino di erbaggi le foglioline di Phaseolus vulgaris non dormivano punto durante l'ultima parte della state. A. Royer, parlando, come suppongo, delle piante originarie della Francia, disse che non dormono se la temperatura č inferiore a 5°C. Per molte piante soggette al sonno, cioč per le specie di Tropćolum, Lupinus, Ipomća, Abutilon, Siegesbeckia, e probabilmente per molti altri generi ancora, č indispensabile che le foglie abbiano avuto nella giornata una buona luce, se si vuole vederle prendere di notte la loro posizione verticale.
      Si č probabilmente per questo motivo che delle pianticelle di Chenopodium album e di Siegesbeckia orientalis, nate a metŕ inverno, non dormirono punto, benchč fossero mantenute ad una temperatura conveniente. Finalmente una violenta agitazione di alcuni minuti, determinata dal vento, impedě, alle foglie di Maranta arundinacea che non erano state prima disturbate nella serra, di dormire durante le due notti che seguirono.
      Esporremo ora le nostre osservazioni fatte sulle piante che dormono seguendo il metodo descritto nell'introduzione. Il fusto della pianta fu sempre fissato (quando non vi sieno indicazioni contrarie) presso la base della foglia sottoposta all'osservazione, in modo da impedire i movimenti di circumnutazione del fusto.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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