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      Allorchè le stesse piante ebbero raggiunto un'altezza doppia, le loro foglie erano dirette di notte verticalmente, o quasi, in basso. Le foglie di alcuni grandi ceppi di G. maritimum e Braziliense, conservate in una serra assai rischiarata, non discendevano fortemente di notte che per caso, e appena si poteva dire che dormivano.
     
      Fig. 127. - Oxalis acetosella: A, foglia vista verticalmente dall'alto; B, diagramma di una foglia che dorme, vista pure verticalmente dall'alto.
      Oxalis (Ossalidaceæ). - Nella maggior parte delle specie di questo genere, le tre foglioline si dirigono durante la notte verticalmente in basso; ma essendo i loro picciuoli assai brevi, i lembi, per mancanza di posto, non potrebbero prendere la loro posizione notturna, se non si rendessero più stretti in maniera qualunque, ciò che raggiungono col pieghettarsi più o meno (fig. 127). L'angolo formato dalle due metà della stessa fogliolina si trovò variare, in diversi individui delle differenti specie, fra 92° e 150°; in tre delle foglie più piegate d'O. fragrans era di 76°, 74° e 54°. L'angolo differisce spesso molto per le tre foglioline della stessa foglia. Le foglioline discendendo e pieghettandosi di notte avvicinavano le loro faccie inferiori (ved. B) od anche le portavano in contatto; da questa circostanza si può concludere che lo scopo delle pieghe era la protezione della loro faccia inferiore. Se la cosa è così, ciò formerebbe un'eccezione considerevole alla regola che richiede che quando vi è qualche differenza nel grado di protezione delle due faccie contro l'irradiazione, è sempre la faccia superiore quella che è meglio protetta.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Braziliense Oxalis Ossalidaceæ