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      Oxalis valdiviana. - Le foglie somigliano a quelle della specie precedente. Rilevammo per due giorni i movimenti di due foglioline, di cui erano stati fermati i picciuoli principali. Non diamo qui queste traccie, poichè somigliano a quelle d'O. acetosella, fatta però astrazione dalle oscillazioni verticali che non erano egualmente frequenti nel corso della giornata, e che il movimento laterale era un poco più forte, di guisa che le ellissi prescritte erano più larghe. Le foglie si aprono al mattino per tempo, poichè alle 6,45 del mattino del 12 giugno, ed il giorno 13 avevano non soltanto la loro piena altezza, ma avevano pure ormai incominciato a discedere; in una parola, circumnutavano. Abbiamo visto nel capitolo precedente che i cotiledoni, in luogo di discendere, salgono verticalmente durante la notte.
      Oxalis ortegesi. - Le larghe foglie di questa pianta dormono come quelle della specie precedente. I picciuoli sono lunghi, e quello di una giovane foglia si elevava di 20°, da mezzodì alle 10 di sera, mentre che quello di un foglia più vecchia non si elevava che di 13° nello stesso tempo. In grazia a questo movimento dei picciuoli ed alla discesa verticale delle larghe foglioline, le foglie si aggruppano e la pianta intera espone all'irradiazione una superficie assai più debole che nel corso della giornata.
      Oxalis plumieri. - In questa specie, le tre foglioline non circondano l'estremità del picciuolo, ma la fogliolina terminale protende sul suo prolungamento ed è provveduta, da ogni parte, di una fogliolina laterale.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766