Nel primo giorno la fogliolina si mosse tre volte verso il suolo e tre volte verso il cielo, con un movimento laterale considerevole; il movimento era pure assai fortemente sinuoso. Tracciammo generalmente i nostri punti ogni ora; se li avessimo rilevati soltanto a qualche minuto d'intervallo, tutte le linee avrebbero presentato dei zig-zag numerosissimi, con qua e là dei cirri. Possiamo dire che sarebbe stato così, poichè rilevammo 5 punti in 31 minuti (dalle 12,34 alle 1,5 della sera), e vediamo, nella parte superiore del diagramma, quali zig-zag si siano formati. Se fossero stati rilevati soltanto il primo e l'ultimo punto, avremmo dovuto riunirli con una linea retta. Si può constatare lo stesso fatto nelle linee che rappresentano il cammino dalle 2,24 alle 3 di sera; erano stati rilevati sei punti intermediari; egualmente dalle 4,46 alle 4,50. Ma il risultato era assai differente dopo le sei, cioè a dire dopo il cominciamento del grande movimento notturno di discesa. Quantunque si fossero rilevati nove punti in 32 m., la linea formata dalla loro riunione (vedi la figura) era quasi dritta. Le foglioline cominciano dunque a discendere nella sera descrivendo delle linee a zig-zag, ma appena che la discesa si fa rapida, tutta la loro energia è impiegata per questo movimento, ed il loro cammino diviene così rettilineo. Allorchè le foglioline hanno preso la loro posizione di sonno, il loro movimento diviene assai debole o nullo.
Se la pianta predetta fosse stata assoggettata ad una temperatura più elevata di 19° a 21°C., i movimenti della fogliolina terminale sarebbero stati probabilmente ancora più rapidi e più estesi di quelli indicati dal diagramma.
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