Essendo stata portata l'acqua a 37°,2 C., le foglioline cominciarono subito a muoversi; a 40°,5 i movimenti divennero molto più rapidi; ogni piccolo cerchio di ogni ovale era completo in 1 m. 30 a 1 m. 45 S. Non vi erano però sbalzi; ciò che si deve probabilmente attribuire alla resistenza dell'acqua.
Sachs disse che le foglioline rimangono immobili finchè l'aria ambiente non abbia raggiunto una temperatura di 71-72°F., ciò che concorda colle nostre esperienze fatte sopra piante pienamente, o quasi pienamente, sviluppate. Ma delle foglioline più giovani mostrano dei movimenti saltuari a delle temperature molto più basse. Una pianticella fu posta per una mezza giornata (li 16 aprile) in un ambiente dove la temperatura era stazionaria a 64°F., una delle foglioline aveva delle scosse continue, ma meno rapide che nella serra. La sera il vaso fu trasportato in una camera da letto, dove la temperatura si mantenne tutta la notte a 62°F. alle 10 ed alle 11 di sera, e ad un'ora del mattino, la fogliolina era ancora agitata da rapidi scosse; alle 3,30 del mattino non vedemmo più niente, ma la nostra osservazione non durò allora che poco tempo. Essa era pertanto a questo momento meno fortemente inclinata che ad 1 ora del mattino. Alle 6,30 del mattino (temper. 61°F.) la sua inclinazione era ancora più debole ed aveva di nuovo diminuito alle 6,45; alle 7,40 del mattino si era elevata ed alle 8,30 vedemmo ricominciare i salti. Questa fogliolina era dunque stata tutta la notte in movimento, ed i salti avevano cessato ad 1 ora del mattino (e forse più tardi) per ricominciare al mattino alle 8,30; la temperatura non era però che di 61 a 62°F. Possiamo dunque concludere che le foglioline laterali prodotte dalle giovani piante differiscono un poco nella costituzione da quelle che producono delle piante più vecchie.
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S. Non
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