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      Non vi era allora, al momento in cui la foglia prendeva la sua posizione di sonno, oscillazione alcuna da una parte all'altra, ma bensì un movimento continuo verso l'interno. Si produsse dunque in questo caso nella sera la medesima trasformazione di un moto circumnutante in un moto continuo nella stessa direzione, come avviene nel picciuolo principale.
      Abbiamo detto pure che ogni fogliolina separata circumnuta. Una foglia secondaria fu fissata col mezzo della gomma lacca alla sommità di un piccolo bastone, fortemente piantato nel terreno, immediatamente al disotto di un paio di foglioline le cui nervature mediane furono ambedue munite di sottili fili di vetro. Tale trattamento non fece punto soffrire le foglioline, le quali s'addormentarono nel solito modo e conservarono tutta la loro sensibilità. Rilevammo per 49 ore i movimenti di una di esse, come lo mostra la fig. 158. Al primo giorno, la fogliolina discese fino alle 11,30 del mattino, poi si elevò fino ad un'ora abbastanza avanzata della sera descrivendo delle linee a zig-zag che rivelavano lo stato di circumnutazione. Al secondo giorno la fogliolina era più abituata al suo nuovo stato: oscillò due volte in alto e due volte in basso in 24 ore. Questa pianta era assoggettata ad una temperatura abbastanza bassa (16°-17°C.); se fosse stata scaldata un poco di più, senza dubbio il movimento della fogliolina sarebbe stato molto più rapido e più complicato. Si può vedere dal diagramma, che le linee di ascensione non coincidevano con quelle di discesa; ma l'ampiezza considerevole del movimento laterale della sera proviene dal fatto che le foglioline s'inclinano verso l'estremità della foglia per prendere la loro posizione di sonno.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766