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      La loro grandezza varia un poco, e tutte due, od una soltanto, possono talvolta scomparire. Tuttavia non sono punto rudimentali rispetto alle loro funzioni, poichè sono sensibili, estremamente eliotropiche, e circumnutano con quasi la medesima celerità delle foglioline ben sviluppate, e prendono sotto l'azione del sonno, esattamente la stessa posizione. Nella M. pudica, le foglioline interne della base delle foglie secondarie sono pure fortemente ridotte e troncate obliquamente. Questo fatto era assai visibile sopra pianticelle di M. pudica di cui la terza foglia al disopra dei cotiledoni non portava che due foglie secondarie, provvedute ciascuna di 3 o 4 paia di foglioline; la fogliolina basilare interna era almeno di metà più corta delle altre, di guisa che la foglia intiera rassomigliava abbastanza da vicino a quella di M. albida. In quest'ultima specie il picciuolo principale termina con una piccola punta, da ogni parte della quale si trova un paio di piccole escrescenze carnose, in forma di lancette, provvedute di peli sui loro bordi, che cadono e scompaiono poco dopo il completo sviluppo della foglia. Si può appena dubitare che queste piccole escrescenze sieno almeno i rappresentanti temporanei di un paio addizionale di foglioline per ogni foglia secondaria; infatti, l'esterna è due volte sì larga dell'interna, ed un poco più lunga; essa misura 7/100 di poll. in lunghezza, mentre che l'altra non ha che 5-6/100 di poll. Se il paio basilare delle foglioline nelle foglie esistenti divenisse rudimentale, dovremmo attenderci che i rudimenti mostrassero ancora una traccia della loro attuale notevole ineguaglianza nella grandezza.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766