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      La struttura della prima vera foglia viene pure ad appoggiare la nostra conclusione, e dimostra che le foglie secondarie della forma genitrice di M. albida possedevano almeno tre paia di foglioline, in luogo di due come esistono attualmente. Questa prima foglia consiste in un semplice picciuolo, portante spesso tre paia di foglioline. Quest'ultimo fatto, come pure la presenza dei rudimenti, ci portano a concludere che la M. albida discende da una forma le cui foglie portavano pių di due paia di foglioline. La seconda foglia al disopra dei cotiledoni somiglia, a prima vista, alle foglie delle piante bene sviluppate. Quando le foglie prendono la loro posizione di sonno, ogni fogliolina eseguisce una mezza rivoluzione sul suo asse, in modo da presentare uno dei suoi bordi allo zenit, e viene in contatto con la fogliolina opposta. Le foglie si avvicinano pure fortemente l'una all'altra, in guisa che le quattro foglioline terminali si trovano riunite. Le grandi foglioline basilari (in contatto con quelle interne rudimentali) si muovono in alto ed avanti, per abbracciare la faccia esterna delle foglioline terminali riunite; cosė le otto foglioline (comprendendovi le due rudimentali) formano insieme un solo gruppo verticale. Le due foglie secondarie discendono nello stesso tempo che si avvicinano reciprocamente, e cosė, in luogo di estendersi orizzontalmente sul prolungamento del picciuolo principale, come durante il giorno, s'inclinano di notte di circa 45°, od anche di un angolo maggiore, al disotto dell'orizzonte.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766