Un pulvino, come si è già visto, pareva formato da un gruppo di cellule arrestate per tempo nel loro sviluppo; non differisce dunque essenzialmente dai tessuti circostanti. I cotiledoni di alcune specie di Trifolium sono provveduti di pulvino, ed altri ne sono mancanti; la stessa cosa dicasi per le foglie del genere Sida. Vediamo pure nello stesso genere delle transazioni nello sviluppo del pulvino; nel genere Nicotiana riscontrammo ciò che si può considerare come il principio dello sviluppo di quest'organo. La natura dei movimenti è affatto simile, che vi sia o meno un pulvino; è ciò che dimostrano molti diagrammi che abbiamo dati in questo capitolo. Bisogna notare che quando esiste un pulvino, le linee ascendenti e discendenti non coincidono quasi mai, di guisa che le foglie che possiedono quest'organo descrivono delle ellissi, sieno le foglie ancora giovani od abbastanza vecchie per aver terminato il loro accrescimento. Questo fatto della produzione di ellissi dimostra che l'aumento alternativo di turgescenza delle cellule non si effettua sulle faccie esattamente opposte del pulvino, più che l'aumento di crescenza che determina i movimenti delle foglie sprovvedute di quest'organo. Quando vi è un pulvino, i movimenti nictitropici continuano per un periodo molto più lungo che quando quest'organo non esiste. Lo abbiamo già provato a proposito dei cotiledoni, e Pfeffer ha dato, allo stesso scopo, il risultato delle sue osservazioni relative alle foglie. Si è visto che una foglia di Mimosa pudica continuava a muoversi nel modo solito, quantunque alquanto più semplice, fino alla morte.
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