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      Una di esse può mancare, e talvolta anche tutte due; finalmente non dormono come le foglioline delle foglie intieramente sviluppate. Si possono dunque considerare come quasi affatto rudimentali: secondo i principii generali dell'embriologia dovrebbero essere più costantemente e più perfettamente sviluppate sulle piante assai giovani che su quelle più vecchie. Ma la cosa non è così, poichè erano completamente mancanti sulle giovani pianticelle, e non apparivano che dopo lo sviluppo di 10 a 20 foglie. Tale fatto ci conduce a pensare che il D. gyrans discenda da una forma trifogliolata, passando per una forma unifogliolata (e ne esiste alcuna), e che le foglioline laterali apparissero per regressione. Comunque sia, il fatto che i cuscinetti, od organi di movimento di queste piccole foglioline, non hanno subìto nemmeno da lontano una riduzione così grande come il loro lembo (prendendo per termine di confronto la grande fogliolina terminale), può probabilmente darci una spiegazione plausibile del loro potere straordinario di torsione.
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      CAPITOLO VIII.
      CIRCUMNUTAZIONE MODIFICATA.
      MOVIMENTI DETERMINATI DALLA LUCE.
     
      Distinzione fra l'eliotropismo e gli effetti della luce sulla periodicità dei movimenti delle foglie. - Movimenti eliotropici della Beta, del Solanum, della Zea e dell'Avena. - Movimenti eliotropici verso una luce scarsa nei generi Apios, Brassica, Phalaris, Tropæolum e Cassia. - Movimenti afeliotropici dei viticci di Bignonia, dei peduncoli fiorali di Cyclamen. - Interramento delle cassule.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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