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      Figura ridotta di metà.
     
      Dopo di aver visto come gli epicotili s'inclinano verso una luce moderata, collocammo alle 7,48 del mattino del 7 settembre, delle pianticelle davanti ad una finestra al N.-E., la quale era protetta da una salvietta cui aggiungemmo, poco dopo, una tenda comune di tela; ma gli epicotili continuarono ancora a muoversi nella direzione della luce. Alle 9,13 del mattino collocammo davanti alla finestra due altre tende di mussolina, di guisa che le pianticelle non ricevevano, da questa parte, che pochissima luce di più di quella che avevano dall'interno dell'ambiente. Lo stato del tempo variava, di guisa che ad intervalli le pianticelle ricevevano dalla finestra meno luce che dalla parte opposta (ce ne assicurammo col mezzo dell'ombra generata); levammo allora momentaneamente una delle tende. Nel corso della sera furono levate tutte una per una. La fig. 175 indica il cammino seguìto in queste condizioni da un epicotilo. Durante tutta la giornata, fino alle 6,45 di sera, esso s'inclinò completamente verso la luce e la sua estremità percorse uno spazio considerevole. Dopo le 6,45 tornò indietro nel senso opposto alla finestra, fino alle 10,40 p., momento in cui fu rilevato l'ultimo punto. Abbiamo dunque qui un movimento eliotropico distinto, effettuato col mezzo di sei figure allungate, che sarebbero state più o meno ellittiche, se ogni due minuti fossero stati segnati dei punti. La direzione generale delle figure era verso la luce, e l'estremità di ogni ellisse era più vicina alla finestra di quella della figura precedente.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766