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      È la stessa cosa per le foglie delle piante che sono inchiodate sopra una parete, o crescono davanti ad una finestra. Una moderata quantità di luce è già bastante per determinare tali movimenti; è soltanto necessario che essa colpisca obliquamente le piante per un tempo sufficiente. Relativa-mente alla torsione dei cotiledoni sopra menzionata, Franck ha fatto un gran numero di esperienze assai interessanti sopra foglie appartenenti a rami fissati antecedentemente in diverse posizioni o capovolte.
      Nelle nostre osservazioni sui cotiledoni delle pianticelle siamo stati spesso sorpresi della persistenza della loro posizione orizzontale diurna, ed eravamo convinti, prima di aver letto il lavoro di Franck, che era necessario di dare una spiegazione speciale. De Vries ha dimostrato,(131) che la posizione più o meno orizzontale delle foglie è, nella maggior parte dei casi, posta sotto l'influenza dell'epinastia, del loro proprio peso, e dell'apogeotropismo. Quando una foglia giovane od un cotiledone sia nato, è portato nella sua posizione speciale dall'epinastia (l'abbiamo già fatto notare), la quale secondo De Vries continua ad agire lungamente sulle nervature mediane e sui picciuoli. L'influenza del peso non può essere che appena apprezzabile per la maggior parte dei cotiledoni, ad eccezione di alcuni casi che citeremo, ma può prendere una importanza maggiore nelle foglie larghe e grosse. Quanto all'apogeotropismo, De Vries afferma che esso generalmente entra in funzione, e questo fatto sarà tosto da noi sostenuto con prove indirette.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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