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      Abbiamo già avuto l'occasione di dimostrare, quale sia la lentezza dell'incurvatura dei cotiledoni di Phalaris verso una luce fioca; ma quando questi stessi organi erano posti davanti ad una lampada che dava una luce brillante, le loro estremità s'inchinavano verso di essa ad angolo retto in 2 ore 20 m. Gli ipocotili di alcune pianticelle di Solanum lycopersicum erano di mattina curvati rettangolarmente verso una finestra al N.-E. Ad un'ora di sera spostammo il vaso in modo, che l'incurvatura delle pianticelle fu diretta in senso opposto; ma alle 5 di sera essa era rovesciata e di nuovo diretta verso la finestra. Essi avevano dunque descritto un angolo di 180° in 4 ore, dopo che avevano già percorso, nella mattina, un angolo di 90° circa. Bisogna considerare però che la prima metà del rovesciamento dell'incurvatura era stata aiutata dall'apogeotropismo. Abbiamo osservato dei casi analoghi in altre pianticelle, ad esempio in quelle di Sinapis alba.
      Procurammo di conoscere il tempo che impiegava la luce per agire sui cotiledoni di Phalaris; ma tale determinazione era resa assai difficile e dal loro rapido movimento di circumnutazione, e dalla loro sensibilità che differisce molto secondo il grado di vecchiaia; riferiremo tuttavia alcune delle nostre osservazioni. Dei vasi, muniti di pianticelle, furono posti sotto ad un microscopio munito di un oculare micrometrico, di cui ogni divisione eguagliava mm. 0,051; e le rischiarammo da principio con una lampada a paraffina, la cui luce traversava una soluzione di bicromato di potassio, allo scopo di evitare gli effetti dell'eliotropismo.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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