Potemmo così osservare la direzione dei movimenti circumnutanti dei cotiledoni indipendentemente dall'azione della luce; e, spostando il vaso, potemmo indurre questi a circumnutare in direzione trasversale alla linea, nella quale la luce li colpirebbe qualora fosse levata la soluzione. Il fatto che la direzione del movimento circumnutante può cambiare ad ogni istante, e che la pianta può così inclinarsi sia verso la lampada, sia nel senso opposto indipendentemente dall'azione della luce, diede ai risultati un elemento d'incertezza. Quando venne levata la soluzione, 5 pianticelle che circumnutavano trasversalmente alla direzione della luce, cominciarono a muoversi verso di questa in 6, 4, 71/2, 6 e 9 minuti. In uno di questi casi l'estremità del cotiledone attraversò cinque divisioni del micrometro (ossia mm. 0,254) in 3 minuti. Di due pianticelle che al momento in cui venne levata la soluzione, si allontanavano dalla luce, una incominciò a muoversi verso la lampada in capo a 13 m., e l'altra in capo a 15. Quest'ultima pianticella fu osservata per più di un'ora, e continuò a dirigersi verso la luce; in un caso attraversò 5 divisioni del micrometro (mm. 0, 254) in 2 m. 30 secondi. In tutte queste pianticelle, la celerità del movimento verso la luce era assai ineguale, ed i cotiledoni rimanevano talvolta stazionari per parecchi minuti; due di essi ebbero pure un leggero movimento retrogrado. Un'altra pianticella, che circumnutava trasversalmente alla direzione dei raggi luminosi, s'inclinò verso la luce 4 m. dopo la soppressione della soluzione; poi rimase quasi stazionaria per 40 m.; nei 6 m. che seguirono, attraversò 5 divisioni del micrometro, poi 8 divisioni in 11 m. Tale variabile velocità del movimento, interrotta da pause ed anche in principio da regressioni, s'accorda perfettamente colla nostra opinione che considera l'eliotropismo come una circumnutazione modificata.
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